RIENTRO A SCUOLA IL 7 GENNAIO? ANTICIPARE SUBITO LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE (VOLONTARIA) NELLE SCUOLE. A MARZO E’ TROPPO TARDI

I PSP si associano alle dichiarazioni della sociologa Prof.ssa Chiara Saraceno, rilasciate alla Tecnica della Scuola, e rilanciano:

Chiara Saraceno“Questa sottovalutazione dei costi per i più giovani – sostiene la professoressa Saraceno – può condurre anche a scelte miopi sulle priorità nella vaccinazione anti-Covid 19. Per evitare che le/gli adolescenti e giovani spargano il contagio sarebbe più efficiente vaccinarli per primi, dopo gli operatori sanitari, insieme ai loro insegnanti”.
“Dato che hanno una mobilità e socialità mediamente maggiore dei vecchi – aggiunge – si raggiungerebbe prima l’immunità di gregge che non dando priorità ai ‘grandi anziani’ come me, che tutto sommato possono continuare a proteggersi ancora per un po’, mentre potrebbero riprendere a frequentare in sicurezza i nipoti”.

E’ assolutamente urgente e prioritario anticipare i tempi della campagna di vaccinazione nelle scuole. Sempre nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, secondo cui “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”

La tabella di vaccinazione del Ministero della Salute, che prevede la vaccinazione dei docenti a marzo, è da rivedere. Per rientrare in sicurezza nelle scuole, bisogna vaccinare docenti e studenti, per raggiungere subito l’immunità di gregge colmare il gap formativo derivato dalla didattica a distanza.

La didattica a distanza ha egregiamente assolto al suo compito in fase di emergenza, ma ha penalizzato i ragazzi sotto il profilo dell’integrazione, della relazione sociale e non ha escluso fenomeni di cheating. Può essere utilizzata a nostro avviso solo fino alla somministrazione volontaria del vaccino.

Il rientro in classe, previsto per il 7 gennaio, in regioni di fascia rossa e con il più alto indice di contagiosità, con un rapporto posti letto/pazienti covid, inadeguato, acuisce il problema, prolungando le chiusure.

Arginare i focolai che partono dalle scuole, con una immediata campagna di vaccinazione, è dovere di ogni Stato civile e democratico

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