I Partigiani della scuola pubblica riportano la Fonte il quotidiano “Il giorno di Brescia” dell’11.03.18, questa la notizia: “In una scuola elementare di Gardone e Marcheno, i cacciatori fanno lezione in classe.
Ci hanno tristemente “abituato” che nelle scuole, grazie a menti “illuminate”, con l’avallo di capi altrettanto “sapienti”, può accadere di tutto. Ma alcuni educatori di professione, con le coscienze non ancora completamente “spente”, pensano che debba esserci un limite, dettato, quantomeno, da equilibrio pedagogico.
Organizzati dal Consorzio Armaioli, portano in visione ai bambini cani (vivi) e uccelli (imbalsamati) nonché fucili (veri). La caccia viene presentata come buona e giusta, fonte di cultura e di sane tradizioni, mentre il cacciatore è elevato a “custode” della natura. Anche il Sindaco di Gardone, Pierangelo Lancelotti plaude, e l’obiettivo è quello di coinvolgere, a breve, anche i comuni limitrofi, Sarezzo, Polaveno, Lodrino. Del tutto in linea, la Regione Veneto e la provincia di Treviso, col progetto: “Giovani a caccia di esperienza”. Di fronte a cotanto, ben poco rimane da aggiungere anche a chi, come i PSP, ritiene (senza con ciò, pur non condividendolo, neutralmente tenta di non demonizzare tale “sport”) che la SCELTA del “gioco” con le armi, sia esso quello virtuale dei video game, che quello reale, debba rimanere prerogativa dei “bambini” maggiorenni; e che a Scuola debba essere insegnato ben altro, a cominciare dal vero rispetto per la natura.