Altra giornata della “vergogna” a Bologna: studenti caricati più volte dalle forze dell’ordine con una violenza inaccettabile e ingiustificabile. Un giornalista intimidito dalla polizia mentre documenta ciò che sta succedendo: gli viene strappato il telefono e viene identificato. Dopo quanto successo ad Avellino a Luca Abete, giornalista di “Striscia”, anche a Bologna il diritto di cronaca viene gravemente leso dalla polizia. Tre studenti arrestati. Cariche ripetute contro universitari che protestano per il caro-mensa. La repressione continua oggi da Bologna.
I Psp-Partigiani della Scuola Pubblica denunciano il clima intollerabile che mira a reprimere violentemente ogni forma democratica di dissenso e, nel chiedere l’immediata scarcerazione degli studenti arrestati, esprimono la più convinta solidarietà al Collettivo Universitario Autonomo e agli studenti che resistono alla deriva autoritaria verso la quale si muove il Paese.