Esposti all’Ordine dei giornalisti per Libero e il Foglio

liberoPresentati in data 26 agosto 2016 gli esposti all’Ordine dei Giornalisti da parte dei Partigiani della Scuola Pubblica contro Libero e Il foglio per le ingiuriose frasi con cui hanno recentemente titolato articoli contro docenti e studenti meridionali .

Dopo gli attacchi ingiuriosi contro i docenti del giornalista Rondolino, da noi querelato, i PSP hanno deciso che è ora che si smetta di fare facile propaganda negativa su una scuola statale pubblica, distrutta e depauperata, non dagli operatori, ma da decisori politici incompetenti, autoreferenziali e privi di concrete risposte a problemi da loro stessi creati.

Non si può fingere di ignorare la funzione fuorviante di certa stampa che non informa, ma disinforma accrescendo le comode posizioni di chi vuole affossare la scuola pubblica anche avvalendosi di titoli quali:

il foglio di ferraraI terroni somari, ma promossi con lode” (Il Foglio del 16 agosto 2016, diretto da Claudio Cerasa); “Mille scuse per non trasferirsi al Nord. In realtà non vogliono lavorare -Quei professori sono lavativi” (Libero del 12 agosto 2016, articolo di Nino Sunseri, quotidiano diretto da Vittorio Feltri).

Sparare contro i meridionali, contro i docenti che, sottopagati, accettano di svolgere una missione più che una professione, per le condizioni inique nelle quali lavorano oggi, è come sparare sulla Croce Rossa,  poi se consideriamo quanti settentrionali hanno ricevuto la loro istruzione dai docenti del sud, il fatto è ancora più insensato e risibile. (L’80% dei docenti è meridionale, dice la Giannini)

Se il direttore del “Quotidiano sportivo“, Giuseppe Tassi, è stato rimosso con effetto immediato dall’editore Andrea Riffeser Monti per aver definito “trio delle cicciottelle” le atlete azzurre che hanno ottenuto il 4 posto nella specialità olimpica del tiro con l’arco, i docenti, gli studenti ed i meridionali, tutti gratuitamente ingiuriati da queste testate, non meritano minore considerazione.

Di nuovo ci appelliamo alla deontologia professionale dei giornalisti perché la campagna diffamatoria nei confronti degli insegnanti italiani cessi al più presto in quanto compito della stampa non è disinformare, ma fornire elementi di conoscenza attendibili. Esortiamo quindi un impegno dei nostri colleghi “dottori” della stampa perché la conoscenza e la verità non vengano sacrificati e asserviti al potere di turno.

 Foglio-OdgLazio

Libero-OdgLombardia

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