I Partigiani della Scuola Pubblica piangono le vittime e si stringono attorno ai sopravvissuti a questo terribile terremoto, che ha colto il centro Italia nel sonno. Un sisma che ha cancellato alcuni paesi e ha visto cadere anche scuole inaugurate da poco.
E’ la giornata del dolore ma non possiamo tacere: com’è possibile che sia crollata la scuola di Amatrice terminata di ristrutturare “secondo le norme antisismiche” nel 2012? Sono state davvero rispettate tali norme? E se il terremoto fosse avvenuto in periodo scolastico? Affiora subito alla memoria la scuola a San Giuliano di Puglia. O la Casa dello Studente de l’Aquila.
Anche l’adeguamento antisismico di tutte le vecchie case nelle zone a rischio dovrebbe essere seriamente affrontato, perchè non è il terremoto che uccide, ma sono le case costruite male che crollano ed uccidono. Il valore e il costo dell’emergenza, ricordiamolo, sono molto più elevati di quelli della prevenzione. Ma ricostruire non è solo più costoso, è soprattutto più fruttuoso.
Affiorano alla mente anche tutti gli scandali e le oscure vicende legate alla ricostruzione dell’Aquila. Come non ricordare gli affaristi e gli speculatori della ricostruzione?
Chiediamo una buona legge sulla sicurezza, una legge che obblighi ad adeguare e costruire edifici in grado di resistere davvero alle scosse violente. Ma anche una legge che preveda l’interdizione perpetua dai bandi pubblici per le imprese coinvolte in scandali per truffe sulla realizzazione dei progetti (come non ricordare la vicenda del cemento depotenziato in Emilia, su cui le procure stanno indagando, e che ha ferito per la seconda volta una già martoriata popolazione?).
Nella foto la Scuola Elementare di Amatrice, prima e dopo il terremoto