Il 18 luglio 2016 l’Onorevole Arturo scotto di Si (Sinistra italiana), su appello dei PSP, ha fatto un’interrogazione parlamentare sull’inutilità e pericolosità della chiamata diretta dei docenti.
In attesa di una risposta della Ministra Giannini, inseriamo qui il testo e il link dell’interpellanza:
“Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-13835
presentato da SCOTTO Arturo
Lunedì 18 luglio 2016, seduta n. 656
SCOTTO. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
con l’accordo sulla legge n. 107 del 2015 si sancisce, di fatto, il passaggio dalla chiamata diretta del dirigente scolastico alla chiamata per competenze;
nonostante il cambiamento puramente nominale, tuttavia, non pare vi sia un aumento delle garanzie nell’individuazione dei docenti da assegnare alle sedi;
saranno, infatti, sempre i dirigenti scolastici a nominare i docenti ed i requisiti oggettivi (una tabella di titoli individuata a livello nazionale) lasceranno comunque un margine fin troppo ampio di discrezionalità ai dirigenti scolastici;
in tal modo, secondo l’interrogante, si rischia di alimentare logiche clientelari che rischiano di smantellare definitivamente l’impianto democratico della scuola;
va sottolineato, inoltre, come il precedente meccanismo, baluardo del vecchio sistema di reclutamento che garantiva un ordine di priorità e precedenze in base a criteri non discrezionali, verrà sostanzialmente rimpiazzato dal possesso di titoli e certificazioni che rischia di avvantaggiare chi ne raccoglie in quantità industriale in maniera anche poco corretta rispetto a chi, invece, ha speso gran parte della propria vita a lavorare nelle classi;
a quanto pare, peraltro, neanche il superamento di un concorso per l’accesso al ruolo verrà valutato –:
se non ritenga doveroso assumere iniziative normative per sopprimere i commi 79, 80, 81 e 82 dell’articolo 1 della legge n. 107 del 2015 e ripristinare il reclutamento per