LE MANI DEL PRIVATO SULLA SCUOLA STATALE: PSP SI OPPONE CON FORZA

Chiudere i rubinetti, far venire sete e costringere la Scuola Statale ad arrendersi al Privato.
I nostri politici hanno scelto questa strategia e in Emilia Romagna è in atto un esperimento, Unindustria ci sta provando sul serio.
Ben tredici ore a settimana, in cinque classi prime medie di quattro Comuni della provincia di Bologna per lezioni di inglese, attività di laboratorio, supporto ai compiti ed educatori in mensa, con esperti scelti da Unindustria. Il progetto naturalmente ha un costo non indifferente, ma circa il 60% sarà detraibile fiscalmente per il privato.
Beneficenza? Certo che no! Il privato darà un indirizzo ad una fascia di studenti che hanno tra gli 11 e i 13 anni, “spingendoli” precocemente quindi verso un’educazione tecnica, in vista delle opportunità lavorative che verranno.
Tanti piccoli potenziali tecnici, che poi frequenteranno (sperano gli investitori) istituti tecnici a scapito delle altre scuole con altre materie e discipline. Un humus molto interessante per le industrie che avranno più materiale per selezionare i loro nuovi assunti, magari con costi inferiori nella formazione e stipendi più bassi, vista la quantità di aspiranti tecnici….
Renzi con la sua Buona Scuola l’ha detto chiaramente “bisogna affidarsi all’intervento dei privati”. Privatizzazione selvaggia, insomma, ciò che sarà privato non sarà di tutti, ma solo di alcuni, a scapito della libertà delle idee e della democrazia.
Noi Psp abbiamo messo in atto una campagna di informazione e presa di coscienza all’interno delle scuole, per far capire ai colleghi ed ai genitori che è necessario non concedere spazio al privato, nonostante le lusinghe e le proposte ‘generose’. Non è stato facile ….in alcuni casi, lo diciamo con orgoglio, abbiamo VINTO.